Mestre, sabato 17 settembre 2022
Parco S. Giuliano… acqua intorno e acqua sopra… guardo e riguardo una sequenza di foto, ma non riesco a definire… sono in sospensione… non sono in sospensione? Bah… difficile dirlo… l’erba tagliata ma altina, non siamo certo a Wimbledon, nasconde un po’… non si possono avere certezze… e chi ha certezze assolute in certi casi prende cantonate assolute, ma a corti discorsi i giudici hanno sempre ragione e le prime due vengono squalificate… fine!
Passiamo alla cronaca… torniamo a fare i testimoni.
L’aria frizzantina della laguna fa girare tutto e tutti velocemente, quindi partenza maschile in perfetto orario con una sfera di sole a dispetto delle previsioni. Arrivando sul campo, alle prime curve dopo il rettilineo di partenza, in testa vediamo Pillan Siro… che sia indice di evoluzione di forze in campo?, no… è un fuoco di paglia… solo il piacere di precedere per qualche decina di metri il compagno di squadra Luigi Sesso che a metà del primo giro già troviamo in testa, testa che manterrà imperturbabile sino al termine della gara ed è anche in dubbio che abbia sudato. E’ alle sue spalle che, come al solito, vediamo la battaglia… per il secondo posto… è questo che ci lascia Luigi, il ‘cannibale’ (di ciclistica memoria) delle gare di NW. E dietro Luigi, Siro si lascia rapidamente sfilare da Giannattasio Cristian e Ronchi Mauro che nella foga del suo passo dinoccolato, ma efficace, appena ci vede urla ciao Ren… rispondiamo e consigliamo concentrazione per la gara e il buon Mauro di rimando… al giro successivo… un po’ trafelato… ‘ti ho salutato perché… (pausa respiro)… prima di tutto l’educazione!’ alè… lezione di stile… altro che passo dinoccolato. Per i primi due giri Cristian prova a tenere il ritmo di Luigi, distanziato di qualche metro, con appresso Mauro, a seguire Gino Torres (anche lui dello squadrone Alpini Vicenza) poi Antonello Favaro, mai assente dal 2015, e ancora Gianluca Ferracuti, Silvano Zanella, Andrea Valacchi, Pillan Siro, Barbieri Alberto e Raffaele Gambasin e via via tutti gli altri fino al più grande di tutti… Ampelio Pillan!
Col passare dei giri Cristian cede posizioni a favore prima di Mauro, poi Gino e nel finale anche di Antonello. I sopra citati atleti, al traguardo entrano tutti nella Top Ten ad eccezione di Gianluca che scala costantemente posizioni concludendo in sedicesima posizione. Il modenese, di origine marchigiana, al termine ci confessa di aver perso molti degli allenamenti programmati e di aver avuto quindi contezza del suo precario stato di forma, ma, arrotando bene la sua erre, si dice sorpreso di esser finito ‘cosi in basso’. Ancora una volta tutto verde quindi il podio assoluto per la felicità del decano Ampelio anche lui solitario sul podio SM80 portato a braccio dall’Ardemagni.
Puntuale alle 16:00 anche la partenza femminile. Qui il primato è conteso dalle due atlete che ormai dal marzo scorso si danno battaglia sui circuiti di mezza Italia. Il nostro orgoglio… Kristina Grufi, NW Valli della Marca e Paola Vicenzi, SINW. Tutt’e due hanno viaggiato per circa 4 ore per raggiungere il campo gara, la forma sembra buona, il fisico asciutto a dimostrare la preparazione seguita, sguardo teso, si sono già incontrate al bar scambiato baci abbracci e un caffè come il fairplay del nordic ci ha abituati… ma ora sulla linea di partenza… si pensa solo ai prossimi dieci kilometri che avvicinerà una delle due alla conquista del titolo di Campionessa Assoluta 2022.
La partenza è fulminea come sempre e tutte le ragazze mettono tutto anima, corpo e… cartilagini nella foga dell’agonismo. Per i primi mille metri c’è una lunga teoria di atlete disposte ordinate in fila che procedono di conserva. Poi si forma un terzetto con Paola, Cristina e Natalya Dmytryshyn con dietro a qualche metro di distanza Mirella Menga poi ancora Danila Medizza, ancora un po’ staccate troviamo Maria Laura Conte, che ritorna alle gare bella tonica nonostante la lunga assenza, Monica Perin e ancora la triestina Valentina Postet. Al quarto giro troviamo in testa il tandem Paola e Kristina che continuano in quest’ordine fino alla metà della decima ed ultima tornata, quando Kristina prova ed ottiene il sorpasso prendendo qualche metro di vantaggio … sembra finita, ma Paola ha un moto di orgoglio e a circa trecento metri dal traguardo riduce il distacco. Le due procedono praticamente attaccate fino a quando Paola all’ultima curva (alberata) verso destra, cerca di infilarsi tra Kristina e l’alberello ’salendo’ e ‘scendendo’ sul piccolo dosso alla base dello stesso. Sboccano sui trenta metri del rettilineo finale praticamente affiancate trovandosi davanti una doppiata, la concitazione è tale che nessuna delle due ha la forza o la lucidità o meglio il tempo di chiedere strada e così Paola con un po’ di mestiere infila la doppiata a destra a ridosso della staccionata costringendo Kristina ad allargarsi a sinistra per il sorpasso. Arrivano affiancate al traguardo ad una velocità tale che Paola finisce a terra sfinita inciampando sul tappeto (così mi dicono) mentre Kristina arriva al ristoro… beve… e torna a sincerarsi delle condizioni dell’avversaria ancora a terra per riprendersi, in tempo utile per avere la notizia della squalifica di entrambe per corsa… correvano… o più correttamente andavano di sospensione, o no? Non lo sapremo mai… nessuno ha fatto una ripresa… non che la cosa avrebbe potuto cambiare il verdetto del giudice, ma di certo avrebbe soddisfatto la curiosità di tutti noi… o forse avrebbe solo alimentato le discussioni sul si e sul no tra chi sostiene Paola e chi sostiene Kristina, ma le rivalità sono da sempre il sale dello sport… se si limitano a discussioni davanti ad una birra ovviamente. Di fatto, restano solo le due ammonizioni assegnate alle due nell’ultimo giro ‘ondina’ per Paola ‘spezzata’ per Kristina…
Ognuno valuti … in silenzio. In caso di arrivo ‘regolare’ la distanza tra le due atlete sarebbe stata di un solo decimo di secondo.
La gara di Fiastra a questo punto sarà decisiva e nessuno potrà mancare per assistere allo spettacolo!
Per concludere, la squalifica delle due di testa porta al primo posto Nataliya seguita da Mirella e Danila.
Renato Vita